Già qualche anno prima di sostenere il diploma di flauto (1979) viene chiamato ad assolvere il compito di maestro direttore della neo-ricostituita Filarmonica Mugnone di Navacchio. Il lavoro pluriennale di insegnante nella scuola di musica da parte di Morando, un vecchio musicante, suonatore di corno e organista in chiesa, aveva dato vita ad un team di giovanissimi strumentisti, ma per coordinarne la direzione interpella Carosi, come promettente musicista di sua fiducia.

Il gruppo, in poco tempo ha preparato parecchi programmi ed eseguito diversi concerti, tra cui quello in occasione della festa del patrono, rinnovando per la prima volta una tradizione persa da tanto tempo.

Dal 17 aprile 1980 assume l’incarico di maestro direttore del Complesso di Legni, Ottoni e Percussioni della Società Filarmonica Pisana. Una delle prime grosse fatiche con questa compagine, sicuramente più preparata e matura, una decisiva innovazione del repertorio ed una sfida alla difficoltà tecniche e ritmiche, è il concerto del maggio 1981 eseguito al Teatro Verdi (la prima volta per la Filarmonica). Grazie all’interessamento dell’attivissimo consigliere Benito Lisi che riesce a procurarsi le parti della Rapsodia in Blue di George Gershwin, poi pesantemente rielaborate da Carosi, il brano rappresenta il pezzo forte della serata e un decisivo, storico balzo in avanti della compagine.
   

Sospende temporaneamente la conduzione della Filarmonica nel 1991 per dedicarsi alla famiglia ed al completamento della formazione (Laurea in Formatore Multimediale). Dall’aprile 2009 è nuovamente alla testa della compagine e in dicembre è di nuovo al Teatro Verdi per il concerto monografico Tribute to George Gershwin con brani che prevedono pianoforte, cantanti solisti e coro.